sabato 4 aprile 2009

CHE VITA DA SCHIFO

Lazio/ All'Ostiense 24 minori afgani dormivano
anche nei tombini


Un centinaio di persone in un dormitorio abusivo alla stazione
Roma, 3 apr. (Apcom)


Un gruppo di bambini afgani che viveva a Roma in pieno centro, tra i rifiuti e la sporcizia della stazione Ostiense in mezzo ad altri disperati, costretti a dormire per terra o infilati nei tombini, un posto addirittura privilegiato perché caldo: è questa la drammatica realtà di un gruppo di immigrati tra i 10 e i 15 anni raccontata da un servizio di Sat 2000. I minorenni, 24, tutti tra i 10 e i 15 anni, profughi afghani scampati alla guerra e a un lungo viaggio, sono stati trovati dalla Polfer durante un normale servizio di ricognizione alla stazione Ostiense. Con loro nel dormitorio abusivo della stazione anche 93 adulti, accampati tra i binari. I minori sono ora in strutture di accoglienza. In seguito alla segnalazione della polizia ferroviaria dei minori afghani trovati a piazzale Ostiense - ha poi spiegato l'assessore alle Politiche sociali del Campidoglio, Sveva Belviso - la sala operativa sociale del Comune di Roma è immediatamente intervenuta ed ha accompagnato i ragazzi in due strutture di accoglienza convenzionate con l'amministrazione capitolina. Le immagini e le testimonianze, raccolte da Sat 2000 rivelano sotto il coperchio dei tombini coperte e cartone: sono qui i giacigli dei disperati della stazione Ostiense, si dorme solo accovacciati o in verticale, con un pertugio aperto per respirare, ma un posto privilegiato persino, perché al caldo e per questo si pagava. Chi li ha visti ha detto che entrano di notte, e all'alba escono. Invisibili. E Belviso lancia l'allarme: i centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di Roma sono pieni, perché la domanda è raddoppiata negli ultimi quattro mesi. Quello dei minori afghani così "è solo un esempio di una situazione che a Roma sta diventando sempre più difficile: in soli 4 mesi la richiesta di accoglienza di minori non accompagnati è aumentata del 100%". I 900 posti offerti nelle cento strutture di accoglienza, tra accreditate e convenzionate, sono ormai saturi e - avverte l'assessore - "spesso siamo costretti ad appoggiarci ad altre regioni, con costi molto elevati".


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